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Guasti continui e limitazioni, acqua in provincia di Agrigento: disagi senza tregua

Guasti, forniture insufficienti, a volte acqua inquinata. I continui problemi idrici sono ormai un grande classico della Sicilia: in tutte le province, con frequenza più o meno variabile, i Comuni sono costretti a fare i conti con intere giornate "a secco" o con erogazione limitata. Una piaga per l'intera isola ma che si fa sentire particolarmente nella provincia di Agrigento, la più tartassata dal problema acqua.

Gli ultimi casi risalgono a pochi giorni fa: nel capoluogo di provincia, nelle zone servite dai serbatoi Itria, Madonna delle Rocche e Forche, non sono stati raggiunti i livelli ottimali di acqua e pertanto le turnazioni idriche hanno subito stravolgimenti. Il tutto mentre a Sciaccia un guasto elettrico negli impianti di sollevamento dei pozzi Carboj provocava limitazioni e slittamenti nei turni 9 di contrada Foggia e turno 10 di San Marco.

Infine, a causa di livelli insufficienti al serbatoio “Scirinda nuovo”, nel Comune di Ribera, per mancata fornitura idrica da parte di Siciliacque S.p.A., sono stati chiusi in anticipo i turni di erogazione Zona 2 S. Antonino e Zona 3 Campo S. Isabella. Tre Comuni coinvolti nella stessa giornata ma l'episodio quasi non fa notizia perché nell'Agrigentino ci si è abituati a questa situazione. I comunicati di Girgenti Acque in cui si annunciano disagi di ogni tipo sono ormai all'ordine del giorno e dall'inizio del 2018 la provincia agrigentina non ha praticamente mai avuto tregua.

L'16 Comuni con poca acqua e altri in difficoltà per giorni a causa di lavori programmati sia da Girgenti Acque che da Siciliacque. Interventi di manutenzione che causano la riduzione della fornitura idrica nelle frazioni di Giardina Gallotti, Montaperto, zona industriale, San Michele e Fontanelle, ad Agrigento, e nei Comuni di San Biagio Platani, Sant’Angelo Muxaro, Joppolo Giancaxio, Sant’Elisabetta, Raffadali, Aragona, Comitini, Porto Empedocle, Favara, Castrofilippo, Grotte, Naro, Racalmuto, Campobello di Licata e  Ravanusa.

Altro giro altra corsa: il 24 febbraio un guasto alla condotta idrica in zona Bordera lascia senz'acqua la popolosa contrada San Marco di Sciacca. Due settimane dopo a restare a secco sono le contrade Isabella e Cutrone per lavori di manutenzione e successivamente anche l'ospedale Giovanni Paolo II si ritrova in emergenza per la sostituzione di una valvola dell'acquedotto Garcia.

Il

Il 5 maggio nei serbatoi di Villaseta viene erogato un quantitativo minore del previsto causando non pochi disagi ad Agrigento. A Sciacca è nuovamente l'acquedotto Carboj a creare grattacapi: il 10 maggio restano nuovamente senza fornitura le contrade Isabella e Cutrone. Pochi giorni dopo tocca a Cattolica Eraclea, Casteltermini e Canicattì: erogazione limitata nel primo caso e acqua non potabile negli altri due.

Gli ultimi episodi, prima del triplice allarme di venerdì, riguardano Sambuca di Sicilia, con lo spegnimento delle pompe del sollevamento Conserva, Favara, con una perdita nell'acquedotto Voltano, e infine Agrigento, con l'interruzione della fornitura idrica ai serbatoi di Forche e Monserrato a causa di un problema tecnico alla centrale Villaseta.

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