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Strage dei cani a Sciacca, aperto un nuovo filone d’indagine

Foto Archivio

SCIACCA. Chi ha avvelenato i cani in contrada Muciare, a Sciacca, avrebbe acquistato il veleno presso un’attività commerciale senza il patentino fitosanitario, necessario per questi prodotti. Oppure lo ha acquistato online. È un nuovo filone d’indagini aperto dalla Procura della Repubblica di Sciacca che sta vagliando, a 360 gradi, ogni ipotesi e che continua a sentire persone informate sui fatti.

Anche ieri mattina, in Procura, sono arrivate alcune persone che potrebbero avere fornito elementi utili agli inquirenti per avvicinarsi ancora al risultato di individuare chi ha avvelenato quei 27 cani che si trovavano a Muciare, in un’area di proprietà privata, a poche decine di metri dal Museo del Mare in parte distrutto da un nubifragio nel 2016.

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