RIBERA. Una rapina per rubare poche spiccioli e la carne che stavano arrostendo, all’interno di un’aiuola, poco distante da un supermercato dove l’avevano acquistata. Scene di violenza con due giovani aggrediti e finiti in ospedale. C’è voluta un’intensa attività dei carabinieri della tenenza di Ribera e della compagnia di Sciacca, ma un primo risultato è già arrivato: l’arresto di due tunisini per i quali adesso il sostituto procuratore Christian Del Turco ha chiesto il giudizio immediato. I due tunisini che si trovano in carcere sono Kalil Karoui, di 31 anni, e Safoine Moussa, di 23, entrambi nulla facenti.
Nei loro confronti n una prima fase è scattato il fermo di polizia giudiziaria per il rischio che potessero lasciare l’Italia. Sono indagati per rapina aggravata, minacce e lesioni. Stavano preparando una cena all’aperto con i pochi mezzi a disposizione, due giovani, anche loro di origine tunisina, con una griglia di fortuna e della carne comperata da poco al vicino supermercato di Ribera, quando, improvvisamente, sono stati accerchiati da un gruppo di connazionali. Subito l’intimazione da parte di alcuni del gruppo di consegnare tutti i soldi in loro possesso ed i pochi alimenti appena acquistati.
Al diniego da parte dei due giovani, sono iniziate le minacce di morte ed una pesante rissa che ha visto come vittime i due ragazzi, malmenati, presi a calci e percossi ripetutamente anche con l’utilizzo di bottiglie di vetro rotte. Così hanno riferito i carabinieri. I militari della locale tenenza, intervenuti prontamente sul posto dopo aver accompagnato i due giovani magrebini rispettivamente, di 20 e 23 anni, al locale nosocomio, per lesioni varie anche al volto, hanno iniziato l’attività di ricerca del gruppo di rapinatori.
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