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Licata, la Dedalo Ambiente presenta il conto

LICATA. Nuova «mazzata» per le casse, già asfittiche del Comune di Licata. La Dedalo Ambiente, società per azioni in liquidazione che fino allo scorso anno ha gestito la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in città, ha presentato due decreti ingiuntivi chiedendo la liquidazione complessiva di una somma che si aggira attorno ad un milione e 800.000 euro. Il primo ha un importo pari a 591.289 euro, il secondo di 1.192.021 euro.

L’importo complessivo che l’Ato Ag3 pretende dal Comune di Licata è dunque pari a 1.789.310 euro. Sull’albo pretorio online è stata pubblicata una determina sindacale con la quale l’ente presenta opposizione ai due decreti ingiuntivi della Dedalo Ambiente. Il Comune si è opposto ai due decreti ingiuntivi nominando l’avvocato Rino Mazzone del foro di Catania, ed impegnando complessivamente, per la parcella del legale relativa ai due incarichi una somma pari a 3.000 euro.

 Prima di questa ingiunzione di pagamento, la Dedalo aveva citato il Comune, con un ricorso per decreto ingiuntivo, davanti al Tribunale di Palermo, chiedendo quasi un milione di euro. Somme a titolo di «quote a carico del Comune per la copertura di perdite d’esercizio relative agli anni 2008, 2010, 2011, 2012, 2013 e 2014». La somma chiesta dall’Ato Ag3 è stata per l’esattezza, pari a 924.499 euro.

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