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Polpette avvelenate ai cani randagi: in 15 trovati morti a Sciacca

SCIACCA. Sono state probabilmente delle polpette avvelenate quelle che ieri sera a Sciacca hanno causato la morte di almeno una quindicina di cani. L'episodio si è verificato in contrada Muciare, vicino la spiaggia.

Una segnalazione da parte di un passante ha fatto scattare l’intervento della Polizia municipale e del veterinario del distretto di Sciacca, Gino Raso, che hanno effettuato un sopralluogo rilevando la presenza di almeno una quindicina di cani morti.

Nella zona da tempo è stata segnalata la presenza di numerosi cani randagi, alcuni dei quali hanno anche aggredito gente in moto o a piedi. Questa mattina il veterinario Raso oltre a fare le comunicazioni alla Procura della Repubblica di Sciacca si occuperà anche del trasferimento delle carcasse.

L’Istituto zooprofilattico di Sicilia dovrà stabilire che tipo di veleno è stato utilizzato per uccidere i randagi. Già qualche settimana fa un cane era stato avvelenato in via Sacro Cuore mentre due sono stati salvati grazie all'intervento tempestivo dei veterinari dell’Asp.

La polizia sta effettuando gli accertamenti del caso, l’ipotesi è che ad agire sia stato qualcuno che, non riuscendo ad allontanare i cani randagi dalla zona, ha deciso di ucciderli.

Anna Maria Friscia, presidente dell’ANTA (Associazione Nazionale Tutela Animali) si è detta sgomenta per un episodio «dal quale - afferma - si può facilmente evincere la gravità della situazione e l’urgenza di porre in essere tutte le misure di salvaguardia che sono obbligatorie in una società civile».

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