
LAMPEDUSA. Ancora una rivolta di migranti nell'hot spot di Lampedusa. Gli ospiti, tutti tunisini che da diversi giorni chiedono di essere trasferiti, ieri sera sono usciti dal centro e da una collinetta hanno dato inizio ad una sassaiola verso gli uomini delle forze dell'ordine in servizio all'interno della struttura.
Un carabiniere è stato ferito alla testa in modo non grave ed è dovuto ricorrere alle cure del locale poliambulatorio. Solo nella tarda serata la protesta è rientrata. Sull'isola, intanto, continua a registrarsi una situazione di forte tensione.
La protesta ha coinvolto oltre 250 tunisini e nel corso della mattinata 50 di loro sono stati trasferiti dall'isola con la nave di linea Paolo Veronese diretta a Porto Empedocle. La situazione è così tornata sotto controllo.
A scatenare la rivolta sarebbe stata una coltellata sferrata da un tunisino al volto di un connazionale. I due migranti, di 34 e 23 anni, giunti sull'isola da pochi giorni, hanno litigato per banali motivi. Dopo che uno ha sferrato la coltellata, gli altri ospiti della struttura - già nervosi per i ritardi nei trasferimenti - si sono divisi in due fazioni, parteggiando per l'uno o per l'altro dei litiganti. La rivolta è consistita in una sassaiola contro carabinieri e polizia.
Il tunisino accoltellato è stato colpito di striscio e guarirà in sei giorni. Leggero ematoma alla testa, e qualche giorno di prognosi anche per il carabiniere che è stato colpito con un sasso. La posizione dell'accoltellatore, già identificato, è al vaglio degli investigatori.
Il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, che ha già sollevato il problema al ministro Minniti, domani sarà a Roma. "Siamo alle solite - spiega -, la storia si ripete. Non è possibile tenere così tanti tunisini nell'hot spot di Lampedusa e per così tanto tempo. Sarebbe quindi opportuno e auspicabile seguire le regole trasferendo nei tempi previsti i migranti".
"Non è possibile - aggiunge - continuare a utilizzare l'intera isola come hot spot; se la legge dice che non possono uscire dalla struttura, non dovrebbero potere girare liberamente per strada".
Anche ieri, alcuni migranti hanno tentato di imbarcarsi sulla nave che collega Lampedusa e Linosa con Porto Empedocle ma sono stati bloccati in seguito ai controlli delle forze dell'ordine.
Continuano, inoltre, i danneggiamenti da parte dei migranti alle case disabitate ed utilizzate dai turisti durante il periodo estivo.
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