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Accoltella un coetaneo e scappa, arrestato dopo sei mesi 18enne di Campobello di Licata

AGRIGENTO. Aveva accoltellato al petto un suo coetaneo in una rissa e credeva di averla fatta franca a Campobello di Licata. Ma i carabinieri lo hanno bloccato in strada e arrestato nel Catanese dopo sei mesi di ricerche. Si tratta di un diciottenne finito in manette per tentato omicidio e rissa aggravata.

La vicenda risale all’agosto 2017 quando nella comunità alloggio “Juvenilia”, che accoglie ragazzi dal passato difficile. Quel giorno all’improvviso era scoppiata una rissa all’interno della struttura tra sei giovani. Gli operatori avevano chiamato subito il 112 ma, mentre i carabinieri stavano accorrendo, il 18enne aveva impugnato un coltello a serramanico, sferrando una coltellata al petto di un minore originario del Gambia, provocandogli una insufficienza respiratoria. Le condizioni della vittima sin da subito erano gravissime. Il ragazzo fu salvato grazie ad un intervento chirurgico d’urgenza eseguito dai medici dell’ospedale San Giovanni di Dio. L’aggressore, subito dopo aver sferrato la coltellata era fuggito, facendo perdere le proprie tracce.

I carabinieri eseguirono un accurato sopralluogo e interrogarono i vari testimoni, sequestrando il coltello utilizzato. L’indagine immediatamente avviata, coordinata dalla procura della repubblica di Agrigento, fu subito orientata alla raccolta delle necessarie prove ed alle ricerche del fuggitivo in tutto il territorio nazionale. Le conseguenti attività investigative svolte dai carabinieri della compagnia di Licata e della stazione di Campobello di Licata, hanno consentito di raccogliere consistenti prove a carico del giovane aggressore, italiano, e di ottenere un provvedimento restrittivo emesso dal gip del tribunale di Agrigento.

Attraverso un’attività d’indagini e pedinamenti il diciottenne è stato rintracciato e catturato in provincia di Catania, venendo sottoposto agli arresti domiciliari.

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