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Cimitero, a Bonamorone è emergenza: prorogata la requisizione

AGRIGENTO. Non ci sono loculi pronti, disponibili. Tutte le sepolture dei cimiteri comunali - partendo da quello monumentale di Bonamorone, quelli delle frazioni: Giardina Gallotti e Montaperto e quello più nuovo di Piano Gatta - sono sature, ormai off-limits. Un'emergenza, quella della mancanza di sepolture, scoppiata lo scorso 30 marzo quando c'erano 12 feretri da tumulare e mancavano, appunto, i loculi. Allora, in via d'urgenza, il Comune decise di requisire il 50 per cento delle sepolture disponibili in cappelle private. Venne chiesto alla Rti Consital ed Europa Costruzioni di comunicare l'elenco delle cappelle collaudate e non utilizzate, o parzialmente utilizzate. Cosa che il gestore fece, individuando cappelle, anche monumentali, mai utilizzate, quindi - di fatto, vacanti.

Si fronteggiò, dunque, quella situazione che avrebbe potuto comportare pericolo pubblico di natura igienico-sanitaria. Ma da allora nulla è cambiato: non c'erano e non ci sono posti nei cimiteri comunali di Agrigento. Anzi, la situazione si è anche aggravata perché la maggior parte dei posti, praticamene quasi tutti, delle cappelle requisite sono stati occupati. E al deposito di Piano Gatta ci sono delle salme - pare siano 4 - in attesa del provvedimento di tumulazione. Il sindaco della città dei Templi, Lillo Firetto, ha dunque deciso di tornare a ricalcare i passi già mossi lo scorso marzo: l'ordinanza di requisizione dei posti disponibili nelle cappelle private, che scadeva oggi, è stata prorogata di ulteriori 6 mesi. Fino al 29 giugno prossimo si cercherà, dunque, di "tamponare" l'emergenza sepolture utilizzando "per ragioni contingibili ed urgenti" i posti requisiti in 8 cappelle private. A disposizione, dunque, fino alla fine di giugno, vi saranno un massimo di 41 sepolture.

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