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Notaio indagato per truffa, i legali chiedono il riesame del sequestro preventivo

AGRIGENTO. Antonino Caleca e Giovanni Vaccaro, difensori del notaio Filippo Palermo, indagato per truffa nell’ambito dell’operazione “Two Face” condotta dalle Fiamme Gialle di Sciacca qualche giorno fa, chiederanno il riesame del sequestro preventivo dei conti correnti e fondi di risparmio del professionista. Secondi i due legali non ci sarebbero i requisiti per la misura.

Il notaio del distretto di Agrigento-Sciacca, è stato accusato di aver truffato circa due mila clienti tra il 2012 e il 2017. La guardia di finanza che avrebbe individuato il meccanismo di una truffa ha infatti eseguito un decreto di sequestro preventivo.

Dagli accertamenti sarebbe emerso che la somma che il notaio si faceva consegnare dai clienti per gli asseriti adempimenti fiscali era notevolmente superiore alle imposte che avrebbe dovuto versare al fisco, così da trattenere per sé la parte della somma versata dal cliente non dovuta.

Secondo i due legali del professionista, invece, tutti gli atti stipulati dal notaio sono perfettamente regolari e la stessa Guardia di Finanza ha dato atto nell’informativa che dal 2012 al 2017 nessun cliente “ha ricevuto contestazioni da parte dell’ufficio finanziario” e pertanto, la questione sarebbe solamente di natura fiscale e riguarderebbe la persona del notaio, una posizione per la quale non si spiegherebbe l’adozione della misura preventiva.

 

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