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Cessione dell'Akragas, Nava prende altro tempo. Giavarini venderà tutte le quote

Roberto Nava

AGRIGENTO. L’incontro c’è stato ma la fumata – bianca o nera – è rinviata a lunedì. L’imprenditore italo-svizzero Roberto Nava scioglierà la riserva e comunicherà l’accettazione o meno della proposta di acquisto dell’intero pacchetto azionario dell’Akragas.

Nava, ieri mattina, ha incontrato a Milano il presidente Silvio Alessi e il socio di maggioranza Marcello Giavarini, proprietario del 54 per cento delle quote ma da tempo disimpegnatosi dalla gestione.

Contrariamente a quanto ipotizzato alla vigilia né Alessi né Giavarini hanno intenzione di restare in società, come invece sollecitato dallo stesso Nava che avrebbe voluto rilevare il pacchetto di maggioranza ma inserirsi in una società con i vecchi soci. La volontà di disimpegnarsi fa un po’ lievitare i costi dell’operazione ma Nava si è detto, comunque, disponibile a valutarla.

Alessi e Giavarini, per incentivarlo, hanno proposto un ulteriore sacrificio che possa alleggerire l’esborso economico almeno nell’immediato. Innanzitutto il prestito di 100 mila euro fatto da Giavarini a luglio per iscrivere la squadra è stato «congelato» fino a maggio. Stesso discorso per la fideiussione di 350 mila euro che Alessi ha fatto personalmente con la Lega. A Nava è stata concessa la possibilità di sostituirla in seguito.

L’imprenditore italo-svizzero, che in terra elvetica gestisce diverse società che operano nel campo dei servizi, si è riservato di dare una risposta definitiva lunedì. Le sensazioni di una possibile svolta societaria sembrano migliori rispetto alle altre volte.

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