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Il porto di Sciacca liberato dai rifiuti

SCIACCA. C’erano frigoriferi, copertoni di camion, mobili, cassette di polistirolo, bidoni di plastica. E poi un mare di sacchetti in plastica, corde e attrezzi da pesca. In poche ore un gruppo di volontari chiamati a raccolta dall’Ufficio Circondariale Marittimo sono riusciti a liberare la zona portuale di Sciacca di ben 48 quintali di materiale inquinante.

«Da un certo punto di vista – dice Piera Catanzaro, volontaria di Sciacca Pulita – siamo contenti perché abbiamo svolto un’azione che speriamo induca la gente ad un maggior senso civico, a capire che così non si può andare avanti. Dall’altro siamo veramente sconfortati perché non pensavamo che in questa zona, dove abbiamo già effettuato interventi di bonifica, la situazione fosse così grave».

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