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"Morì in cantiere ma fu simulato un incidente stradale", 5 a giudizio a Canicattì

Tribunale di Agrigento

CANICATTI'. Un incidente sul lavoro fatto passare per un incidente stradale: rinviate a giudizio, all’udienza fissata per l’8 gennaio prossimo, cinque persone di Canicattì accusate a vario titolo di omicidio colposo e simulazione di reato in concorso, in merito al decesso del muratore Giuseppe Gioacchino Bordonaro, 52 anni, avvenuto nell’estate di tre anni fa.

A processo andranno: Maria Grazia Cuva ed Antonio Ferraro (moglie e marito di 52 e 55 anni, di Canicattì committenti dei lavori al tetto di una casa di loro proprietà); Roberto Lauricella Donisi, 47 anni, titolare dell’impresa; Giovanni Garlisi, 36 anni, e Gioacchino Caracciolo, 40 anni, colleghi della vittima.

Come riporta il Giornale di Sicilia nell'edizione di Agrigento, le ipotesi di reato contestate, a vario titolo in concorso, sono di omicidio colposo, simulazione di reato, favoreggiamento personale, abusivismo edilizio e violazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.

L’incidente avvenne in una casa ai margini del centro storico di Canicattì, il 24 giugno 2014, ma Bordonaro morì all’ospedale di Messina dove fu trasferito nel centro neurolesi il successivo 16 luglio.

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