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Furti alle condotte a Licata, l’acqua non arriva alle case

LICATA. L'acqua scarseggia. I rubinetti delle abitazioni restano frequentemente all'asciutto. Non c'è che un motivo. I furti, ripetuti e praticamente capillari lungo la condotta idrica, impediscono la corretta distribuzione del prezioso liquido e dunque determinano i disservizi. Oltre a Siciliacque - che è la società di sovrambito - anche Girgenti Acque, ieri, ha chiesto, ufficialmente, al Comune di Licata, alla Prefettura e all'Ati, una comune strategia di azione per debellare il fenomeno dei prelievi abusivi. Fenomeno che appunto sottrae l'acqua potabile veicolata dall’acquedotto Gela-Aragona.

«L’irregolarità della fornitura idrica ai serbatoi del Comune di Licata, diretta conseguenza dei furti, impedisce la corretta esecuzione della distribuzione e determina i disservizi - hanno, chiaramente, scritto il direttore generale di Girgenti Acque Giandomenico Ponzo e il consigliere delegato Francesco Barrovecchio - . Soprattutto nel periodo estivo, la sottrazione di ingenti quantità dall'acquedotto, a causa di tali atti delinquenziali, riduce significativamente la disponibilità idrica del gestore di sovrambito, con conseguenti limitazioni della risorsa a disposizione dei serbatoi comunali».

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