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Minacce a Licata, scorta per il commissario del Comune

Maria Grazia Brandara

AGRIGENTO. Sotto scorta da stamattina il commissario straordinario del comune di Licata, Mariagrazia Brandara, che l'altro ieri ha ricevuto minacce di morte con una lettera recapitata nel municipio. Il provvedimento è stato preso in prefettura ad Agrigento.

Oggi Brandara ha ricevuto diversi attestati di solidarietà a partire da quello di Claudio Fava, candidato della sinistra alla presidenza della Regione siciliana: "Quanto accade in queste ore a Licata è di una inaudita gravità. Siamo stati accanto al sindaco Angelo Cambiano quando ha cercato di ripristinare il senso della legalità sul suo territorio scontrandosi con tutte le forze politiche. Siamo oggi accanto alla commissaria Grazia Brandara che intende dare seguito alla demolizione delle case abusive e che, a causa di ciò, riceve in cambio solitudine e minacce di morte".

E poi quello di Marco Di Lello (Pd) segretario della Commissione Bicamerale Antimafia e relatore alla Camera della Legge sulle demolizioni di immobili abusivi; del deputato nazionale di Forza Italia, Riccardo Gallo; di Gianfranco Zanna, presidente Legambiente Sicilia; del segretario generale della Cgil Agrigento, Massimo Raso.

Minacce pesanti nella lettera intimidatoria ricevuta dal commissario straordinario del Comune di Licata: ''Rischiati a toccare le nostre case e sei morta, ti sgozziamo via, fai una sola cosa contro di noi e ti scanniamo. Ti seguiamo e ti controlliamo a vista''. ''Sappiamo dove abiti - continua l'anonimo - a Palermo in via... e dove abiti a Naro in via..., grandissima...tornatene al tuo paese scappa fino a che sei in tempo, quando meno te l'aspetti ti spariamo. La cassa è già pronta''.

Alla fine dello scritto vi è l'immagine di una cassa da morto aperta e vuota.

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