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Falsi infortuni sul lavoro, ad Agrigento chiesto il giudizio per 29 imputati

Tribunale di Agrigento

AGRIGENTO. Approda in aula per l'udienza preliminare l'inchiesta «Demetra bis», ideale seguito della prima che ipotizza una truffa colossale ai danni di Inps e Inail attraverso la simulazione di infortuni sul lavoro. Il pm Matteo Delpini ha chiesto ventinove rinvii a giudizio. Per quattro indagati, che dopo l'avviso di conclusione delle indagini hanno chiarito la propria posizione, è stata chiesta l'archiviazione.

Nella lista ci sono il medico dell’Inail, Salvatore Conti, il radiologo di Aragona, Salvatore Russo, e il raffadalese Giuseppe Vincenzo Terrazzino, titolare di fatto di un patronato. Tutti gli altri sono finti infortunati e la lista potrebbe aumentare ancora perché gli atti dell’inchiesta fanno spesso riferimento a «persone allo stato non individuate». L’indagine dei carabinieri, che il 28 giugno del 2013 portò a sette arresti (Russo e Conti finirono ai domiciliari, Terrazzino in carcere), è già sfociata in 53 rinvii a giudizio, tredici condanne in abbreviato e due patteggiamenti ed è proseguita con un secondo filone che si appresta ad approdare in aula per il processo.

Gli inquirenti ipotizzano una truffa colossale ai danni di Inps e Inail attraverso la creazione di false aziende che esistevano solo sulla carta con la finalità di simulare infortuni per ottenere indennizzi oppure interrompere i finti rapporti di lavoro per ottenere le indennità di disoccupazione.

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