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Canicattì, Acitrezza, Campobello Licata, altri tre morti nelle strade siciliane: da Ferragosto 14 vittime

CANICATTI'. E’ morto in un terribile incidente il ventenne Anthony Liuzzi. Il giovane era alla guida di una Citroen C3 e stava percorrendo la strada statale 190, fra Canicattì e Delia. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, che hanno effettuato i rilievi, Liuzzi avrebbe perso il controllo dell’auto per cause in via d’accertamento.

L'utilitaria sarebbe finita contro il guard rail e poi sarebbe precipitata giù lungo una piccola scarpata in campagna. Il ragazzo è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno estratto il corpo dalle lamiere. I sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

E in mattinata una moto ha travolto e ucciso un anziano pedone in via Livorno, ad Acitrezza, frazione di Acicastello. Incidenti, ventiseienne travolto da un'auto perde la vita.

Ieri sera in un altro incidente, sempre nell'Agrigentino, ha perso la vita Mirek Coniglio, un ragazzo di 26 anni, era in bicicletta quando è stato investito da una Peugeot 206. La tragedia è avvenuta nella zona del cimitero di Campobello di Licata. Mirek era il figlio dell’ex sindaco di Ravanusa, Vito Consiglio. Per le gravi condizioni dopo un primo ricovero al pronto soccorso dell'ospedale Barone Lombardo di Canicattì (Ag) i sanitari ne hanno disposto il trasferimento a Caltanissetta. Le condizioni non sono migliorate e in mattinata è morto

Questi incidenti allungano l'enorme scia di sangue per le strade siciliane: sono tredici le vittime da ferragosto. Una lunga lista in cui ieri era stato aggiunto il nome di Giorgio Lo Verde, l'ingegnere di 60 anni, che era stato investito in bici nelle strade di Piana degli Albanesi, suo paese d'origine, lo scorso 13 agosto e che ieri è spirato all'ospedale Civico di Palermo. L'investitore che ha travolto è ucciso il professionista, fra l'altro, è fuggito via senza prestare soccorso.

La vicenda ricorda quella di Isidoro Giangreco, di Monreale, medico di base e specialista di Medicina dello sport, anche lui deceduto (il 10 agosto) dopo una agonia lunga 27 giorni dopo aver avuto un incidente con la bicicletta.

Martedì scorso anche il cuore di Alejandro Balsomini, 20 anni, aveva smesso di battere al Trauma Center di Villa Sofia a Palermo. Alejandro era uno uno dei cinque ragazzi coinvolti in un incidente avvenuto la sera del 12 agosto in via Bessarione a Mazara del Vallo.

Sempre martedì un giovane di 26 anni, Giuseppe Di Stefano, aveva perso il controllo della moto sulla strada Agrigento-Porto Empedocle, lungo la statale 640, fra il bivio per Maddalusa e l'innesto con la strada che conduce alla galleria di Porto Empedocle, finendo fuori strada e restando ucciso.

Due le vittime dell'incidente avvenuto nella notte fra sabato e domenica a Ramacca. Si tratta di Teresa Di Caudo, 27 anni di Caltagirone che aspettava un bambino, e il suo compagno Vincenzo Grosso, 29 anni, originario di Grammichele. Secondo la ricostruzione a scontrarsi - sulla Catania-Gela in zona Innarello - furono una Nissan Micra con a bordo cinque persone (tre le quali le due vittime) e una Mercedes con due occupanti a bordo.

Tanta commozione a Castellammare del Golfo per la morte a 17 anni di Ilenia Collica, rimasta uccisa in un incidente stradale mentre si trovava su una moto, guidata da un giovane, coinvolta in uno scontro con un'automobile.

Due morti nel Siracusano a distanza di 24 ore. Mercoledì 16 agosto un uomo di 39 anni, Luigi Sirugo, è morto ad Avola. In prognosi riservata, non in pericolo di vita, la ventenne che si trovava con lui sullo scooter. Per cause da accertare Sirugo perse il controllo del mezzo, colpendo il marciapiede e la portafinestra di una abitazione.

Il giorno successivo, Ernesto Risita, di 25 anni, sempre in moto rimase ucciso dopo aver perso il controllo della sua moto mentre stava percorrendo la provinciale 58, Capo Murro di Porco, a Siracusa.

L'incidente con il bilancio più grave risale al 14 agosto, quando nella notte rimasero uccise tre persone: padre, madre e figlia  in un terribile scontro avvenuto sulla Palermo-Trapani, all'altezza di Fulgatore. Le vittime furono Roberto Orestano, 49 anni, la moglie Rosa Parrinello di 47 e la figlia Miriam di 18 anni. Feriti gli altri due figli della coppia di 22 e 15 anni.

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