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L'arte salvata dal grande caldo al Collegio dei Filippini

AGRIGENTO. Le opere d'arte custodite ed esposte al Collegio dei Filippini sono salve. "Lucifero" - così è stata denominata la nuova ondata di calore che non sta risparmiando neanche Agrigento - non intaccherà i preziosi quadri di Giambecchina, Lojacono, Politi e Santella. Opere d'arte che resteranno - grazie all'impianto di raffreddamento e riscaldamento che è entrato, finalmente, in funzione - al fresco e che non subiranno gli effetti devastanti degli sbalzi termini.

«È entrato in funzione - ha annunciato il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, - l'impianto di riscaldamento e raffreddamento di tutto il museo dei Filippini, un impianto calibrato per la tutela dei dipinti evitando, dunque, escursioni termiche. Dall'apertura del museo, l'impianto non aveva mai funzionato».

Ai Filippini, dunque, in questi giorni d'afa infernale, c'è un temperatura che non si trova da nessun'altra parte ad Agrigento. Una temperatura stabile che garantirà la salute delle opere d'arte. «L'impianto di condizionamento venne donato da Michele Guardì - ha spiegato, ieri, il sindaco - quando il palazzo venne riaperto, ma non era purtroppo mai entrato in funzione. Ora tenendo in considerazione queste forti ondate di caldo e dunque le temperature ballerine che si registrano - ha argomentato Firetto - ci siamo mobilitati per riattivare questo impianto. Mancavano dei pezzi che sono arrivati pochi giorni fa e dunque, proprio in coincidenza con questa nuova, forte, ondata di caldo, siamo riusciti a tutelare i preziosi dipinti».

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