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Crollo del Petrulla, ponte chiuso da 3 anni: nuovo sit-in del M5s

Ponte Petrulla

AGRIGENTO. La torta con tre candeline. Per festeggiare i 3 anni del «Petrullino», così è stato definito il disastro provocato dal crollo del viadotto Petrulla, che di fatto ha interrotto la percorribilità della statale 626 dir Licata – Torrente Braemi, l’unica arteria che collega la città del mare all’entroterra siciliano.

Il 7 luglio del 2014 infatti si è registrato il crollo del ponte ed in occasione del terzo anniversario un gruppo di attivisti del movimento Cinque stelle di Licata, Ravanusa e Campobello di Licata hanno voluto «festeggiare», per modo di dire, così, con una torta e le candeline. “Sono passati tre anni – dice Gianluca Ciotta del meetup del Movimento Cinque stelle di Licata – tre anni di promesse, tre anni di soldi spesi (più di 5 milioni di euro per il tratto che precede il ponte Petrulla), tre anni di ritardi. Tre anni per decidere di abbattere anche la seconda campata, quella successiva alla parte interessata dal crollo e date per la riapertura che si rincorrono senza certezze».

Scarsa la partecipazione della gente, c’erano si e no 50 persone, nessun sindaco, c’era un ex candidato sindaco, Giuseppe Sicilia di Campobello di Licata, un solo consigliere comunale, Giovanni Di Caro di Ravanusa. Poi l’associazione «A testa alta» ed altri semplici cittadini. C’era Matteo Mangiacavallo, portavoce dei cittadini a 5 Stelle all’Assemblea regionale siciliana.

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