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Violenza a Canicattì, vertice con il prefetto

Nicola Diomede

CANICATTI'. È fissato per questa mattina alle 9,30 in una delle sale del carcere di Agrigento in contrada Petrusa l’interrogatorio di Gianluca Scaccia, il pastore di Canicattì, fermato lunedì scorso perché «gravemente indiziato del tentato omicidio in danno di Vincenzo Curto».

Il ferimento di Curto, colpito alla coscia destra e al torace, risale alla sera di giovedì 22 giugno. Scaccia, che ha sempre respinto ogni accusa e smentito ogni possibile ricostruzione dei fatti operata dai carabinieri di Canicattì, titolari delle indagini ed anche dalla polizia che ha provveduto ad un primo fermo e poi all’esecuzione dell’ordinanza del sostituto procuratore Carlo Cinque, sarà assistito dall’avvocato di fiducia Angela Porcello.

Per questa mattina intanto è prevista una riunione «ad hoc» del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduta dal prefetto Nicola Diomede che ha così accolto la richiesta del sindaco di Canicattì Ettore Di Ventura che da quando si è insediato si trova a gestire emergenze su emergenze.

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