FAVARA. Si ispira ai principi della permacultura, è stata intramezzata da differenti iniziative, esposizioni private a improvvise installazioni urbane temporanee, senza un termine preciso e con una programmazione in costante aggiornamento. E’ Agrigentérotique, la mostra a cura di Dario Orphée La Mendola, che racconta il disastro provocato dalla frana ad Agrigento e sarà inaugurata il 19 luglio alla Farm Cultural Park di Favara.
Tre le opere site-specific, dai titoli in latino, che offrono un’indagine estetica su quanto accaduto nella città dei Templi mezzo secolo fa, dalla devastazione urbana all’eredità contemporanea. Si tratta di "Obstupesco" di Salvo Barone, che ha illustrato due donne e un uomo in atteggiamento smarrito, come se fossero stati appena sfollati e desiderassero comprendere il loro destino;"Cui prodest?" di Momo Calascibetta sull'inettitudine dell’artista contemporaneo al tempo della speculazione edilizia in Italia, il cui sforzo non è mai stato all’altezza di produrre opere che potessero fronteggiare il potere, favorendolo egoisticamente; e di «Error communis» di Alfonso Siracusa, che ha strappato e modificato una frase dalla celebre inchiesta Martuscelli, rendendola un dialogo tra due protagonisti della frana e della città.
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