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Agrigento, sbarco a punta Bianca

AGRIGENTO. Le tante taniche piene di benzina, lasciate all'interno dello scafo, lasciano ipotizzare che le due barche - ognuna della lunghezza di circa 7 metri - non siano state abbandonate sottocosta da una "nave madre". I vestiti e le scarpe, lasciati alla rinfusa, lungo il viottolo che conduce alla strada, ha fatto ipotizzare, invece, che i migranti sbarcati si siano disfatti degli abiti bagnati per indossare jeans e maglie asciutti. Vestiti che potrebbero essere stati contenuti all'interno di sacchetti di plastica e di piccoli borsoni, anch'essi trovati fra l'arenile ed il percorso che conduce verso la strada. Sono stati almeno una trentina, forse addirittura fra i 40 ed i 50, i migranti che nella serata di martedì sono approdati - con due diverse imbarcazioni - sulla spiaggia di Punta Bianca.

Soltanto undici di loro sono stati rintracciati, bloccati e portati alla caserma "Anghelone" della polizia di Stato. Fra gli 11 bloccati, anche due donne. Una delle quali, una volta arrivata alla caserma "Anghelone", è stata colta da un improvviso malore. I poliziotti della sezione "Volanti" hanno, infatti, immediatamente, richiesto l'intervento di un'autoambulanza del 118. L'immigrata - una giovane - è stata portata al pronto soccorso ed i medici, dopo i primi controlli sanitari, ne hanno disposto il ricovero.

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