Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Dagli sbarchi al rischio terrorismo, a Lampedusa vertice sulla sicurezza coi capi delle polizie

LAMPEDUSA. I flussi di migranti verso le coste europee e il rischio che tra loro possano infiltrarsi i terroristi, la necessità di mettere in campo le migliori strategie per contrastare le organizzazioni che controllano il traffico di esseri umani, la gestione dei rimpatri a livello europeo, i rischi connessi al possibile rientro dei foreign fighters dai teatri di guerra.

Sono i temi al centro del primo vertice dell' European relationship for Mediterranean security (Ermes), la riunione dei capi delle Polizie di nove paesi del Mediterraneo che si tiene oggi a Lampedusa. Al tavolo, presieduto dal capo della Polizia Franco Gabrielli, partecipano i vertici delle polizie di Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Malta, Cipro, Croazia e Slovenia. Prima dell'inizio della riunione, i capi delle polizie sono stati accolti dal sindaco dell'isola Giusi Nicolini e hanno reso omaggio alla Porta d'Europa, il monumento dedicato alle migliaia di migranti morti nel Mediterraneo.

In Italia "si immagina sempre che la norma sia risolutiva di tutti i problemi, ma non è così". Ecco perché bisogna essere "molto cauti sotto il profilo della bulimia normativa: credo che il prezzo che non possiamo pagare è la compressione eccessiva delle nostre vite e delle nostre libertà". Così il capo della Polizia Franco Gabrielli ha risposto a chi gli chiedeva se, dopo la vicenda dell'italo-marocchino Youssef Zaghba, fosse necessario rivedere le norme. Tra l'altro, come dimostra proprio la vicenda del terzo attentatore di Londra, "in certe situazioni il confine è sempre molto incerto e labile. E non possiamo incriminare tutti sulla base di semplici sospetti, rischieremmo di creare scenari molto complicati". "Viviamo dentro una minaccia e le nostre agende le stabilisce chi di questa minaccia è portatore - ha concluso - È una stagione molto complicata e abbiamo una minaccia liquida a prevedibilità zero che però lambisce ambiti propri dei nostri valori".

Il capo dei vigili del Fuoco Gioacchino Giomi ha visitato ieri il distaccamento di Lampedusa, consegnando anche una onorificenza al personale che si è distinto in occasione del naufragio di un peschereccio egiziano. Subito dopo ha incontrato il sindaco di Lampedusa e Linosa. "Il Distaccamento dell'isola - ha detto Nicolini - deve essere motivo di orgoglio per il corpo nazionale, perché svolge quotidianamente un ruolo molto importante in un avamposto di frontiera. I Vigili del Fuoco offrono un contributo fondamentale come presidio per la sicurezza aeroportuale e di tutta la comunità isolana, e come riferimento ineludibile per ogni emergenza sul territorio, compresa quella dell'immigrazione".

Nicolini ha ribadito a Giomi le richieste che ha avanzato al sottosegretario Bocci: "Occorre potenziare e articolare la presenza dei vigili del fuoco sul territorio, oltre che col Distaccamento volontario di Linosa, anche con un presidio portuale. Ma soprattutto la prima cosa da fare è coprire la carenza di organico''.

Caricamento commenti

Commenta la notizia