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Akragas, «miracolo» costruito sui giovani

Ciro Capuano

AGRIGENTO. Una settimana fa Agrigento era in festa per lo scampato pericolo della retrocessione.

Il doppio pareggio sul Melfi, tra andata e ritorno, unito al determinante vantaggio di avere concluso la stagione regolare in una posizione di classifica migliore rispetto alla formazione potentina, ha consentito all’Akragas di confermarsi per il terzo anno consecutivo in Lega Pro.

E per come si è festeggiato la salvezza ha avuto tutto il sapore di una promozione. Sulla società, sui giocatori, sull’allenatore sono piovuti numerosi attestati di stima considerando il fatto che a gennaio, per questioni di cassa, erano stati ceduti gli elementi di maggior carisma ed esperienza mettendo fortemente a rischio il mantenimento della categoria.

 

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