AGRIGENTO. Evasioni fiscali per quasi 50 milioni di euro - 42 per la ripresa a tassazione e 6 per maggiore Iva dovuta - . Frodi per oltre 5 milioni di euro: un milione per contributi comunitari illecitamente percepiti e 4 e mezzo per contributi nazionali, sempre illecitamente percepiti. Ma anche 8 sequestri di beni mobili ed immobili alla criminalità organizzata, per due milioni e mezzo di euro, 2 confische per un totale di 19 milioni e mezzo e 19 proposte di sequestro per altri complessivi 28 milioni e 600 mila euro.
Sono questi soltanto alcuni dei dati che compongono il bilancio del 2016, più che positivo, della Guardia di finanza del comando provinciale di Agrigento. Attività operativa che si è sviluppata seguendo le tre direttrici strategiche proprie della missione istituzionale del corpo: il contrasto all'evasione, all'elusione ed alle frodi fiscali; il contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e all'illegalità nella pubblica amministrazione ed il contrasto cosiddetto "economico" alla criminalità organizzata e finanziaria. Ben 2.200 gli interventi eseguiti, compresi quelli di iniziativa e quelli su delega della magistratura distrettuale, ordinaria e contabile.
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