AGRIGENTO. L’erosione della fascia costiera al centro del dibattito del recente consiglio comunale di Agrigento aperto a quanti hanno competenza compartecipata nella vicenda. Chiamati in causa durante la discussione Comune e Regione per adottare le misure necessarie per superare le criticità esistenti, anche in relazione ad eventuali rischi derivanti da frane e smottamenti.
A conclusione dei lavori, che ha registrato gli interventi di numerosi consiglieri, è stata approvata una mozione del consigliere Gerlando Gibilaro che impegna l’Amministrazione comunale ad attivarsi “presso gli enti che hanno competenza compartecipe per adottare tutte le soluzioni possibili per arrestare il fenomeno dell’erosione della fascia costiera”.
«A partire da oggi, sottolinea Gibilaro, si attendono i primi passi dell’Amministrazione comunale verso la definitiva risoluzione del grave problema dell’erosione delle nostre coste».
La discussione nell’aula consiliare della vicenda dell’erosione costiera riporta d’attualità un fenomeno su cui ancora scarsa sembra a molti, e non solo ambientalisti, l’attenzione delle autorità competenti.
Come si ricorderà nei mesi passati tra San Leone, Cannatello ed il Caos, su circa 15 chilometri complessivi di costa agrigentina, 6,5 sono stati dichiarati non balneabili proprio a causa dell'erosione costiera ed al pericolo di crollo. L’erosione ha comportato persino la distruzione di esercizi commerciali che si trovavano nel lungo mare. Il consigliere Gibilaro ha più volte ricordato che «l’erosione della fascia costiera è un problema che risale al passato, quando è stato realizzato il Porticciolo di San Leone: un braccio realizzato senza tener conto delle correnti marine. Negli anni, l’erosione si è spostata fino al Ragno d’Oro e adesso è giunta a Zingarello».
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