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Akragas, un derby che fa da scacciapensieri

AGRIGENTO. «Squadra inadeguata per raggiungere la salvezza? Mancavano pedine importanti come Thiago e Palmiero, in ogni caso questo è il budget messo a disposizione dalla proprietà, che ha deliberato di ridurre al massimo le spese. Di più non si può fare».

L’amministratore delegato dell’Akragas, Peppino Tirri, all’indomani della sconfitta in casa della Virtus Francavilla ammette che la strada verso la salvezza è in salita, ripida per di più. I motivi, ancora una volta, sono soprattutto di natura finanziaria. Dopo l’uscita di scena del socio di maggioranza Marcello Giavarini non è mai decollata alcuna trattativa per consentire che qualcuno gli subentri. I soldi in cassa sono finiti e si va avanti con una sorta di autofinanziamento.

In città, intanto, ci si prepara a un derby che comunque sia ha un grande fascino: domenica allo stadio Esseneto arriva il Catania di Pino Rigoli, ex fra i più apprezzati, che ha prima guidato la squadra alla storica promozione in serie D e poi è tornato lo scorso anno sostituendo Nicola Legrottaglie nella prima stagione della squadra in Lega Pro.

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