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Un avvocato agrigentino: "Ho incontrato Amri Anis quando fu espulso"

Un fermo immagine del video di Anis Amri prima dell'attentato

AGRIGENTO. «Salve signor avvocato. Sono Amri Anis, nato in Tunisia il 22.12.1982, attualmente detenuto nella casa circondariale di Agrigento». Così iniziava la nomina, giunta ad agosto del 2014, all’avvocato Francesco Di Giovanna, da parte del tunisino che, poco più di due anni dopo, ha scatenato la morte e il terrore a Berlino. Poche righe, in un italiano incerto, per essere assistito dall’avvocato Di Giovanna dopo avere ricevuto il decreto di espulsione dall’Italia.

La nomina di Anis Amri a Di Giovanna è del 22 agosto 2014. Nelle poche righe l’attentatore di Berlino fa riferimento a un altro detenuto nel carcere di Agrigento dal quale ha avuto l’indicazione di rivolgersi all’avvocato Di Giovanna. Il nome dell’altro detenuto il legale margheritese preferisce non farlo.

«Ho incontrato Anis Amri un paio di volte – dice Di Giovanna – sempre nel carcere di Agrigento. Era una persona gentile, parlava un discreto italiano. I nostri incontri sono stati molto brevi e veloci perché per noi l’assistenza legale per il decreto di espulsione è una cosa di ordinaria amministrazione. Mi pare di averlo fatto, addirittura, gratuitamente. Lui da Agrigento è stato poi trasferito al carcere di Palermo. Questo l’ho appreso successivamente. Ed è poi a Palermo, quando ha lasciato il carcere, il decreto di espulsione è entrato in vigore. Certo, non avrei mai immaginato che potesse accadere quello che invece è successo due anni dopo».

 

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