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Agrigento, notaio condannato dalla Corte dei Conti

AGRIGENTO. Appropriazione indebita dei tributi incassati dai clienti e non versati al fisco. Per il notaio Antonino Pusateri, 67 anni, originario di Termini Imerese, arriva la condanna della Corte dei conti che gli intima di restituire 669.500 euro e converte in pignoramento per la cifra interessata il sequestro di beni decretato l' anno scorso.

La sentenza (749/2016) è stata emessa dalla Sezione giurisdizionale presieduta da Luciana Savagnone, relatore Giuseppe Colavecchio.

Per la stessa vicenda Pusateri nel luglio del 2015 ha patteggiato due anni di reclusione, pena sospesa. Il procedimento era stato avviato dalla procura contabile dopo la denuncia di danno erariale inviata dall'Agenzia delle entrate che, il 5 marzo del 2013, segnalava il mancato versamento da parte di Pusateri di 1.391.123 euro, «somma che gli era stata consegnata a titolo di tributi dalle parti acquirenti per atti di cui aveva curato il rogito e di cui si era indebitamente appropriato».

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