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Nuove regole per la movida, Confcommercio non ci sta: "Un danno per Agrigento"

AGRIGENTO. «Da una parte si continua a parlare di vocazione turistica. Dall'altra, si stroncano tutte le iniziative volte a rendere più viva una città in cui mancano troppe cose». Lo scrive Gabriella Cucchiara, presidente provinciale Fipe Confcommercio, che, di fatto, prende posizione - in difesa della categoria - contro la nuova ordinanza comunale che regolarizza la movida agrigentina.

«In una città come la nostra, dove la ripresa economica stenta a decollare, ancora una volta non vengono tenute nella giusta considerazione le difficoltà che gli operatori del settore affrontano ogni giorno per mandare avanti le proprie attività. Ridurre gli orari di apertura dei locali di intrattenimento significherebbe - ha spiegato il presidente provinciale Fipe - dare l’ennesimo colpo mortale ad un’economia già troppo precaria, poiché si ridurrebbe il volume d’affari. Per questo motivo non possiamo continuare ad accettare passivamente le decisioni che vengono prese dall’alto. È sicuramente giusto imporre delle regole ed educare il cittadino al rispetto delle stesse - continua Gabriella Cucchiara - ma questo non vuol dire penalizzare ulteriormente gli esercizi commerciali che oggi tra l’altro sono luoghi di aggregazione sociale. Non possiamo permettere che i nostri giovani vadano altrove, abbandonando la città. Bisognerebbe invece tener conto anche delle loro esigenze. Per questi motivi sarebbe più giusto che l’am - ministrazione comunale consultasse soprattutto le associazioni di categoria prima di prendere delle decisioni che riguardano uno dei settori economici più importanti. Bisognerebbe lavorare insieme per raggiungere obiettivi finali che facciano il bene di tutti”. La Confcommercio di Agrigento ha chiesto, dunque, una deroga all’ordinanza per il mese di dicembre in attesa di poter discutere le modifiche da apportare ad alcuni punti dell’ordi - nanza.

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