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Criminal drinks, frode da 100 milioni ad Agrigento: altri 4 arresti

La Procura di Agrigento

AGRIGENTO. Quattro persone sono state arrestate nell'ambito dell'inchiesta 'Criminal drinks' contro una presunta frode fiscale internazionale da 100 milioni di euro coordinata dalla Procura di Agrigento.

In esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare del Gip Stefano Zammuto, emessa su richiesta del sostituto Andrea Maggioni, sono stati arrestati lo scorso 11 novembre, ma la notizia si è appresa oggi, a Cassino e Bari, Pierino Del Maestro, di 70 anni, posto ai domiciliari, operatore informatico nei depositi fiscali di Tortona (AL), Genova, Portalbera (PV) e Torino, e Pierpaolo Palmisano, di 43 anni, portato in carcere, accusato di essere organizzatore e capo« del sodalizio criminale.

Ieri sera appena giunti in Italia, dopo avere attraversato il traforo del Monte Bianco, sono stati catturati e condotti in una casa circondariale Nicola Zocchi, di 45 anni, e Simone Monfrecola, di 36.

La prima fase dell'inchiesta nel luglio del 2016 è sfociata nell'esecuzione di 16 fermi in tutta Italia ed ha attualmente 47 indagati. L'indagine riguarda una presunta associazione per delinquere a carattere transnazionale dedita ai falsi ed alle frodi fiscali basata sulla falsa vendita di ingenti quantitativi di birra e alcolici che consente a 'clienti" esteri del gruppo di beneficiare, economicamente e finanziariamente, dell'apparente trasferimento delle merci in Italia.

Il giro d'affari è stimato in circa 100 milioni di euro. Le indagini della guardai di finanza e dell'ufficio dogane sono coordinate dal procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, dall'aggiunto Ignazio Fonzo e dal sostituto Andrea Maggioni.

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