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Truffa e corruzione, beni per oltre 2 milioni sequestrati ad Agrigento

AGRIGENTO. Beni per un valore di 2,5 milioni di euro sono stati sequestrati a Daniele Rampello, 49 anni, già condannato per usura dalla corte d'appello di Palermo, con sentenza irrevocabile.

Il provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Agrigento, su proposta del questore Mario Finocchiaro.

I beni sono costituiti da immobili, vetture, rapporti finanziari e impianti di produzione di energia rinnovabile di proprietà o nella disponibilità di Rampello, considerato l'ideatore e l'organizzatore di un sistema corruttivo smantellato poco più di due anni fa dalla Digos nell'operazione «La carica delle 104» (il numero si riferisce alla legge che consente agevolazioni lavorative per i parenti di malati) che portò all'arresto di 13 persone (5 in cella e 8 ai domiciliari) con l'accusa di associazione a delinquere, falso ideologico, truffa e corruzione.

Le indagini avevano consentito di accertare responsabilità penali a carico di medici, paramedici, autisti di ambulanze, anziani e gente comune che pagava - secondo l'accusa - per ricevere false certificazioni e percepire le agevolazioni della legge 104 o il semplice assegno di pensione.

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