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Migranti, Firetto all'Anci: "Abbiamo bisogno di più sostegno"

AGRIGENTO. I comuni sono chiamati a fronteggiare con mezzi inadeguati la complessa questione dell'accoglienza ai migranti e a sopportare il pesante costo sociale che questa comporta. Durante l'ultima giornata di lavori della 33/a Assemblea Annuale Anci si è parlato anche di questo delicato argomento, durante una sessione tematica nella quale è intervenuto anche il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, insieme ad altri colleghi primi cittadini, tra cui quelli di grandi città come Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, Marco Doria, sindaco di Genova e il sindaco di Prato, Matteo Biffoni.

Il sindaco Firetto ha in particolare portato la propria testimonianza sul tema dell'accoglienza, in relazione all'andamento del fenomeno ad Agrigento, città in cui negli ultimi anni sono state create 13 Sprar e dieci strutture di accoglienza per minori immigrati non accompagnati, e che in cinque anni hanno inciso come costi, per circa otto milioni di euro, di cui molta parte rimasta di fatto a gravare sul bilancio dell'ente locale.

«Flussi importanti, ha osservato il Sindaco, che comunque si è riusciti a gestire. Adesso, dopo la fase dell'emergenza, si vive una fase di stabilizzazione nella quale tuttavia i costi per l'accoglienza devono essere meglio ripartiti con le Regioni e lo Stato e non devono andare ad incidere così pesantemente sulle sole casse dei Comuni».

Sul ruolo dell'Associazione dei Comuni italiani, Firetto ha infine osservato: «Serve un ruolo autorevole dell'Anci come organizzazione delle municipalità per affrontare le molteplici emergenze dei Comuni italiani».

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