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Licata, dopo sette anni ha riaperto il museo

LICATA. Sette anni, ben più di un lustro, ci sono voluti per restituire alla città un patrimonio che le appartiene, sin dalla preistoria. Ieri sera è stato «riaperto» (si, perchè si tratta della terza apertura in 45 anni) il museo archeologico di Licata. Sono state restituite alla città le sei sale del chiostro del seicentesco complesso monastico della Badia che potranno ospitare, però, soltanto il 60 per cento dei reperti recuperati a Licata dall' inizio degli anni '70 ad oggi.

Buona parte della collezione sarà dedicata ai reperti rinvenuti a Finziade, l' ultima città edificata dai greci in Sicilia (secondo secolo avanti Cristo), grazie agli scavi che dal 2003 ad oggi sono stati condotti dall' Università di Messina e dalla soprintendenza ai beni culturali di Agrigento.
E da Finziade arriva il pezzo più pregiato di tutta la collezione, il «Tesoro della Signora», gioielli d' oro splendidi e circa 400 monete d' argento con l' effige del console Marcello, quindi risalenti al sacco di Siracusa da parte dell' esercito romano.

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