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"Teneva migranti segregati in casa", etiope arrestato ad Agrigento

Secondo il racconto dei suoi compagni di viaggio avrebbe lavorato a stretto contatto con i trafficanti libici

AGRIGENTO. È stato indicato dai suoi compagni di viaggio, 526 migranti sbarcati a Porto Empedocle sabato scorso, come uno dei "carcerieri" che, in Libia, in attesa di partire verso le coste italiane, li teneva segregati. Per questo la polizia di Agrigento ha arrestato Mohammed Basir, etiope di 21 anni.

L'uomo, secondo il racconto di più persone, in Libia, concorreva, con altri, a tenere sotto sequestro, in una casa, i migranti in procinto di partire, picchiandoli nel caso in cui questi contravvenissero agli ordini e preoccupandosi che gli stessi pagassero per intero il costo per la traversata.

L'etiope avrebbe lavorato a stretto contatto con i trafficanti libici. In un'occasione, l'uomo è stato visto derubare un migrante, mentre altri trafficanti libici, lo minacciavano puntandogli una pistola alla tempia.

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