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Latitanza di stiddaro, chiesti 10 rinvii a giudizio

AGRIGENTO. La latitanza del boss di Delia, Cesare Genova, sarebbe stata favorita anche da quattro carabinieri in servizio alla stazione di Palma. Ed è proprio là che trovò protezione per oltre un anno dopo essere evaso dal carcere di Rebibbia.

La Procura ha chiesto dieci rinvii a giudizio. Sotto accusa, oltre allo stesso Genova, 66 anni, accusato di evasione, detenzione di armi clandestine e ricettazione, ci sono i quattro carabinieri, due loro informatori e tre fiancheggiatori. I reati contestati sono la procurata inosservanza di pena, la rivelazione di segreto di ufficio, la detenzione illegale di arma, il falso e l'omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale. Nella lista degli imputati ci sono i carabinieri Umberto Cavallaro, 36 anni; Giuseppe Federico, 48 anni; Angelo Santamaria, 53 anni; e Andrea Mirarchi, 40 anni. I pm Matteo Delpini e Santo Fornasier ipotizzano che i quattro militari, insieme a due palmesi che materialmente avrebbero ospitato e accompagnato in giro per la provincia l'ergastolano, abbiano coperto il latitante.

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