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Demolizioni a Licata, la ditta riceve lettera di minacce e abbandona i lavori

AGRIGENTO. La ditta Patriarca di Comiso, che si era aggiudicata l'appalto per le demolizioni delle villette abusive di Licata, ha deciso di abbandonare il rione balneare di Torre di Gaffe e dunque i lavori. «Dopo la lettera intimidatoria ricevuta - ha confermato il procuratore capo di Agrigento, Renato Di Natale -, la ditta ha deciso di lasciare. È ovvio che è una cosa gravissima, sulla quale lo Stato non può passare sopra. Non è consentito a dei delinquenti di impedire l'applicazione delle regole di uno Stato di diritto, per cui è ovvio che prenderemo le dovute misure».

«Il titolare della ditta va protetto e garantito. Ho intenzione - ha aggiunto Di Natale - di investire il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica di trovare dei rimedi per evitare che un'attività del genere, le demolizioni di immobili abusivi, vada a bloccarsi. È veramente una cosa gravissima».

«Quanto accaduto è gravissimo. Va fatta chiarezza immediatamente. Non può passare il messaggio che la città si piega all'illegalità», ha detto il sindaco di Licata, Angelo Cambiano. Il Comune di Licata aveva sottoscritto con la Procura di Agrigento un protocollo di legalità, per abbattere gli immobili abusivi, lo scorso 7 ottobre.

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