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Pena ridotta per Di Napoli. Akragas, ricorso respinto

ROMA. La Corte Federale d'Appello della Figc, a sezioni unite, ha reso note le decisioni in merito all'inchiesta denominata «Dirty Soccer» sul calcioscommesse avviata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro.

Dei 28 ricorsi presentati, solo uno è stato accolto (a Vincenzo Melillo annullate la squalifica di 3 anni e 6 mesi e l'ammenda di 50mila euro); 14 i ricorsi parzialmente accolti e 13 quelli respinti.

Sono stati parzialmente accolti anche i ricorsi di Pietro Iannazzo (ridotta l'inibizione da 3 anni e 6 mesi a 3 anni e ammenda di 50mila euro), Arturo Di Napoli (all’ex allenatore del Messina ridotta la squalifica da 4 anni a 3 anni e 6 mesi e ammenda di 50mila euro), Massimiliano Solidoro (ridotta l'inibizione da 3 anni e 9 mesi a 3 anni e 6 mesi e ammenda di 60mila euro), Fabrizio Maglia (ridotta l'inibizione da 6 a 3 mesi), Luigi Condò (ridotta l'inibizione da 3 anni e 6 mesi a 3 anni e ammenda di 50mila euro), Adolfo Gerolino (ridotta la squalifica da 4 anni e 6 mesi a 4 anni e ammenda di 50mila euro), Vincenzo Nucifora (ridotta la squalifica da 4 anni e 2 mesi a 3 anni e ammenda di 60mila euro) e Andrea Ulizio (ridotta la squalifica da 4 anni e 6 mesi a 4 anni e ammenda di 50mila euro).

Respinti tutti gli altri ricorsi, anche quello dell’Akarags, alla quale è stata confermata la penalizzazione di 3 punti e l’ammenda di 4500 euro.

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