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"Autoblù per andare a casa", due condanne ad Agrigento

AGRIGENTO. Utilizzo indebito dell’auto di servizio per andare dalla propria abitazione alla sede di lavoro: la Corte dei Conti condanna l’ex presidente del consorzio Asi di Agrigento, Stefano Catuara, e il dirigente generale del consorzio Antonino Casesa. Dovranno pagare, ognuno per la metà dell’importo, poco meno di 5.300 euro a titolo di danno erariale.

Assolto, invece, l’autista Salvatore Nocera. Secondo i giudici «si è limitato ad eseguire delle altrui disposizioni». La sezione giurisdizionale di appello della Corte dei Conti ha riformato in parte il verdetto dei giudici di primo grado che avevano scagionato tutti i convenuti finiti a giudizio per diverse ipotesi di danno erariale.

Un’altra accusa della quale rispondeva Catuara, assolto sia in primo grado che in appello, riguardava l’indebito rimborso delle spese chilometriche, per un importo di circa 5.200 euro, che avrebbe sostenuto dal 2008 al 2011 recandosi dalla propria abitazione di Raffadali alla sede del consorzio nella zona industriale di Agrigento. Questa accusa veniva contestata pure al dirigente del settore amministrativo-contabile Rosario Gibilaro, anch’egli assolto.

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