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Agrigento, in mostra un busto di Bernini

AGRIGENTO. Agrigento sta vivendo un particolare momento felice. Oggi, alla chiesa di Santo Spirito – che già custodisce lo splendido apparato decorativo a stucco di Giacomo Serpotta, databile tra il 1709 e il 1717 – sarà inaugurata l’esposizione del capolavoro scultoreo del barocco romano: il Salvator Mundi, l’ultima opera nota di Gian Lorenzo Bernini. Un’opera che scolpì nel 1680, poco prima della morte. L’iniziativa, in occasione dell’edizione 2016 della Sagra del mandorlo in fiore, è stata organizzata in sinergia dalla Prefettura di Agrigento, dalla Curia arcivescovile, dalla Sovrintendenza ai Beni culturali e dal Comune.

Il tutto sotto la supervisione della direzione centrale del fondo edifici di culto del ministero dell’Interno. Sarà proprio il ministro dell’Interno Angelino Alfano, oggi, ad inaugurare l’esposizione del Salvator Mundi, il busto marmoreo che è stato collocato all’ingresso della chiesa e che guarda verso l’abside del tempio sacro dove è una «esplosione» di sculture serpottiane. Il barocco romano, dunque, oggi, ufficialmente, incontrerà quello siciliano. Un evento che ieri è stato presentato in Prefettura e del quale ha parlato ieri a Ditelo a Rgs il sindaco Calogero Firetto.

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