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Fave e frumento, l'antica agricoltura rivive nel giardino di Kolymbetra

Gli antichi sapori rivivono nel «Giardino degli dei» tra il tempio di Castore e Polluce e quello di Vulcano nel cuore della Valle

AGRIGENTO. Le tradizioni contadine e gli antichi sapori di una volta rivivono oggi nel giardino della Kolymbetra tra il tempio di Castore e Polluce e quello di Vulcano.

«Riproduciamo l'agricoltura di un tempo, quando si coltivava per sostentare le proprie famiglie e dunque il raccolto faceva parte dell'economia domestica. Laddove l'anno scorso abbiamo raccolto il frumento, quest'anno - ha spiegato il direttore della Kolymbetra Giuseppe Lo Pilato -abbiamo seminato le fave che rilasceranno l'azoto che il prossimo anno sarà utile a far crescere nuovamente il frumento.

Quest'anno le fave stanno maturando con qualche ritardo per via delle condizioni meteorologiche, è questo uno dei riflessi negativi del cambiamento climatico sull'agricoltura. L'idea di piantare le fave e il frumento ad anni alterni, così come le altre coltivazioni della Kolymbetra, nasce da un confronto - ha spiegato - con i vecchi agricoltori che già nel dopoguerra avevano utilizzato i terreni del giardino».

 

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