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Inchiesta Demetra, la truffa raccontata in aula

AGRIGENTO. L’inchiesta “Demetra” che fece finire 86 persone davanti al gup con l’accusa di avere messo in piedi una truffa colossale, attraverso la creazione di false aziende che servivano a ottenere indennizzi per finti infortuni sul lavoro, si incrociò con l’indagine sulla presunta “fabbrica” di falsi invalidi.

La figura comune era il raffadalese Giuseppe Terrazzino, 51 anni, ex consigliere provinciale. A rivelarlo, ieri mattina, al processo a carico di cinquantatrè imputati, è stato il maresciallo Fabio Natale, comandante della stazione dei carabinieri di Siculiana, ascoltato per la seconda udienza consecutiva.

«Durante le indagini sono emersi dei contatti con il medico Giuseppe Candioto, una delle figure di principale interesse investigativo di un’altra indagine, che non abbiamo fatto noi – ha precisato il sottufficiale - ma la polizia, relativa a un presunto giro di falsi invalidi».

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