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Nuovo stop alla raccolta rifiuti a Porto Empedocle

Da lunedì potrebbero partire le prime lettere di licenziamento per gli operatori ecologici. Sindacati in campo per provare a trovare una soluzione

AGRIGENTO. Tutti sull' orlo di una crisi di nervi. A Porto Empedocle, dove tra pochi mesi si vota per l' elezione del sindaco e del Consiglio comunale, c' è una situazione economico -finanziaria che sta facendo saltare i nervi a molti. Soldi non ce ne sono, i pochi in arrivo sono già stati destinati agli stipendi dei dipendenti comunali e per operatori ecologici, imprese, fornitori e servizi, non rimangono neanche le briciole.

Il risultato più evidente, quello che salta all' occhio, è una città ormai invasa dai rifiuti. I netturbini sono fermi ormai da oltre dieci giorni per il mancato pagamento di quattro mesi di stipendio, le imprese, per le quali è scaduta anche l' ordinanza di proroga del servizio e in questi giorni sostanzialmente "commissariate", da oggi garantiranno solamente i servizi essenziali. Per loro, il pagamento delle fatture per servizi resi, è fermo da cinque mesi.

L' 11 febbraio scorso, con l' ordinanza n. 5, il commissario Margherita Rizzo ha fissato una proroga tecnica di 66 giorni dall' 11 febbraio al 30 marzo del servizio di igiene integrata tra il Comune di Porto Empedocle ed il Raggruppamento di imprese Icos, Iseda ed Ecoin.

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