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Tangenti all’Utc, 8 condanne e 2 assoluzioni ad Agrigento

AGRIGENTO. Tangenti in cambio di licenze edilizie. Bastava pagare anche piccole somme - a volte bastavano 50 o 60 euro - per avere la propria concessione. Perché in caso contrario la pratica rischiava di finire nei cassetti per anni. Ieri, dopo i primi cinque patteggiamenti, è arrivato il verdetto del troncone principale: otto condanne e due assoluzioni.

I giudici della seconda sezione penale presieduta da Francesco Paolo Pizzo poco prima delle 19 hanno emesso la sentenza del processo scaturito dall'inchiesta "Self Service". L'indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e dal pm Luca Sciarretta, il 29 novembre di cinque anni aveva portato al blitz con dodici misure cautelari.

Il principale imputato era l'architetto Luigi Zicari, 63 anni, funzionario dell'ufficio tecnico comunale, intercettato al telefono mentre contrattava tangenti senza proccuparsi di parlare in codice. Altre conferme sono arrivate dalle riprese delle telecamere piazzate dalla Digos nel suo ufficio e dalle dichiarazioni di numerosi corruttori.
I giudici gli hanno inflitto la pena più severa: quattro anni di reclusione per nove ipotesi di corruzione. Due anni di reclusione per l'ex dirigente dell'Utc Sebastiano Di Francesco, 57 anni, condannato per sette ipotesi di abuso di ufficio.

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