AGRIGENTO. In teoria sono aree edificabili, in pratica no. Il Comune pretende ugualmente il pagamento dell'Imu come se si trattasse di terreni su cui si può costruire. Ma loro si riuniscono in comitato e danno incarico all'avvocato di presentare ricorso.
È il caso sollevato dagli abitanti del quartiere Cannatello di Agrigento. Apparentemente si tratta solo di una questione tecnica, ma nella realtà è per molti cittadini una questione economica, di bei soldi che avrebbero dovuto sborsare per un presunto diritto che - in realtà - non hanno.
E la commissione provinciale tributaria ha dato ragione ai cittadini e, con altre dodici sentenze, ha accolto i ricorsi presentati da altrettanti proprietari di terreni siti nel quartiere, avverso gli atti di liquidazione di ICI su aree edificabili notificati dal Comune.
Ad assisterli è stato l'avvocato Calogero Termine, vicepresidente del comitato. Come lo stesso ha spiegato: «La Commissione ha riconosciuto la fondatezza delle eccezioni sollevate dai ricorrenti in ordine alla invalidità ed inefficacia degli atti impugnati, che sono stati radicalmente annullati». Ma la vicenda non è destinata a chiudersi.
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