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Akragas, crisi senza fine: sconfitta e insulti

Dirigenti assenti e silenzio stampa a fine partita. Legrottaglie rimane al suo posto, ma starebbe meditando di dimettersi

AGRIGENTO. La crisi dell' Akragas non conosce limiti. La formazione agrigentina affonda anche contro il Matera e inizia nel peggiore dei modi il girone di ritorno. Il mercato di gennaio è servito a poco. Legrottaglie ha schierato contemporaneamente i cinque nuovi acquisti ma rivoluzionare la squadra non ha cambiato il risultato.

La formazione lucana ha passeggiato sulle macerie dell' Akragas che è affondata dopo un inizio di gara ordinato. A fine partita nessuno ha parlato. La panchina di Legrottaglie traballa sempre di più ma sembra non ci debbano essere novità imminenti, anche perché i due presidenti, nonché i principali soci del club, Marcello Giavarini e Silvio Alessi, sono all' estero.

Ieri non si è visto nessun dirigente allo stadio. A fine gara il tecnico e i giocatori hanno lasciato lo stadio fuggendo con le loro auto, in mezzo aun cordone di forze dell' ordine, fra gli insulti dei tifosi. Fra i più bersagliati l' attaccante Matteo Di Piazza che ha fallito nel peggiore dei modi l' occasione del riscatto, proprio nel giorno in cui Legrottaglie aveva voluto premiarlo con la fascia di capitano.

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