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Stop ai fondi regionali, il consorzio di bonifica rischia la chiusura

AGRIGENTO. Il Consorzio di bonifica Agrigento 3 è a rischio per il mancato trasferimento dei fondi regionali che negli ultimi cinque anni ammonta ad otto milioni di euro. A sostenerlo sono il commissario straordinario dell’ente, Calogero Paolo Mascellino, ed il direttore generale Pieralberto Guarino, che ieri hanno indirizzato una lunga lettera – denuncia al prefetto ed al questore di Agrigento, alla deputazione agrigentina, al presidente della Regione Siciliana ed ai sindaci della provincia.

“Questo Consorzio – si legge nella missiva - opera su un comprensorio esteso quasi 300.000 ettari. La superficie servita da impianti inigui è estesa 46.850 ettari ed interessa circa 6.000 ditte, mentre l'acquedotto rurale è a servizio di un comprensorio esteso circa 17.000 ettari, e fornisce acqua potabile ad oltre 2.200 utenze. Le reti irrigue in esercizio e gli adduttori principali hanno uno sviluppo complessivo di circa 4.200 chilometri, entre l'acquedotto potabile si estende per circa 500 chilometri. E', quindi, un patrimonio di opere davvero imponente, realizzato in ben oltre mezzo secolo di attività e con importanti investimenti”. “Oggi il personale dipendente è costituito – aggiunge il Consorzio - da 274 unità con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, oltre a 228 unità con rapporto di lavoro a tempo determinato”.

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