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Banca S. Francesco di Canicattì, dal 14 marzo processo su presunte irregolarità

CANICATTÌ. Primi pronunciamenti dei giudici sull'inchiesta relativa alle presunte irregolarità nella gestione della Banca San Francesco di Canicattì  (AG) che portarono al commissariamento dell'istituto da parte di Banca d'Italia.

Ieri si è svolta l'udienza dinnanzi al Gup di Agrigento, Francesco Provenzano: abbreviato nei confronti della banca e udienza preliminare per l'ex presidente Vito Augello e il consigliere d'amministrazione Luigi Di Franco. La banca è stata condannata, quale responsabile amministrativo, alla sanzione pecuniaria di 300 quote da 200 euro ciascuna, per un importo complessivo di 60 mila euro.

Nell'udienza preliminare nei confronti di Augello e Di Franco la Banca d'Italia si è costituita parte civile nei soli confronti di Augello in relazione al capo d'imputazione «ostacolo alle funzioni di vigilanza». Il Gup, all'esito dell'udienza preliminare, ha emesso sentenza di non luogo a procedere nei confronti di Di Franco per il reato di omessa segnalazione di conflitto d'interessi perchè il fatto non sussiste.

Disposto il rinvio a giudizio di Augello per reati commessi da presidente dell'istituto a favore anche di suoi familiari nonchè per aver nascosto poste negative del bilancio. Il processo con il rito ordinario inizierà il 14 marzo.

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