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La Dedalo Ambiente "costretta" a fare due assunzioni

AGRIGENTO. Da oggi la Dedalo ambiente, società in liquidazione che si occupa del servizio di raccolta e smaltimenti dei rifiuti solidi urbani nei Comuni dell'Ato Ag3 di Licata, avrà due nuovi dipendenti. Si tratta di Leandro Palermo, originario di Canicattì e Bernardo Curto di Sommatino, assunti dopo una lunga battaglia legale, durata circa 7 anni, ed a seguito di una sentenza del giudice del lavoro del tribunale di Agrigento che ha intimato alla società d'ambito di stipulare i contratti con questi due dipendenti. Palermo e Curto, difesi dall'avvocato Salvatore Manganello, erano impiegati, per conto della Laes, una società privata che aveva in gestione la discarica di contrada Bifara - Favarotta a Campobello.

Ma nel 2008 la Dedalo aveva revocato la commessa alla Laes dopo 10 anni ed i due si erano ritrovati senza lavoro. Addirittura si erano chiusi dentro la discarica, nonostante la Dedalo avesse intimato alla Laes la consegna delle chiavi della struttura, dichiarata esaurita per capacità di conferimento. I due operai hanno concordato con la Dedalo la rinuncia agli stipendi pregressi ed hanno accettato di pagare di tasca propria le spese legali. Una somma a cui sarebbe stata sicuramente condannata la società d'ambito e che ammonterebbe a circa 600 mila euro.

"Abbiamo ottemperato ad una sentenza del giudice del lavoro - ha spiegato ieri il commissario liquidatore della Dedalo, Rosario Miceli - ed abbiamo immesso in ruolo i due dipendenti. Loro hanno accettato di lavorare rinunciando alla retribuzione pregressa e noi abbiamo accettato altrimenti avremmo dovuto subire le conseguenze di una condanna pesante».

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