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Blitz «Duty free» ad Agrigento, Campione torna in libertà

Marco Campione

AGRIGENTO. Sei arresti annullati: il tribunale del riesame di Palermo rimette in libertà gran parte degli indagati dell'operazione «Duty free» che il 10 dicembre avrebbe sgominato un presunto giro di tangenti all'Agenzia delle Entrate in cambio di favori o cancellazioni di sanzioni tributarie.

I giudici hanno revocato gli arresti domiciliari al direttore dell'ufficio di Agrigento, Pietro Pasquale Leto, e all'imprenditore Marco Campione, legale rappresentante di Girgenti Acque, società che gestisce il servizio idrico in diversi comuni della provincia. Campione e Leto, secondo l'accusa, avrebbero barattato l'assunzione alle dipendenze di Girgenti Acque della figlia del direttore (anch'essa indagata) con l'annullamento di una sanzione di 44 mila euro. Lo stesso Leto avrebbe comunicato a Campione - secondo quanto sostenuto dal pm Andrea Maggioni, titolare dell'inchiesta, e dal gip Francesco Provenzano che ha firmato l'ordinanza - notizie riservate sull'attività ispettiva dell'ufficio.

«Non conosciamo le motivazioni - hanno commentato gli avvocati Diego Galluzzo e Lillo Fiorello, difensori di Campione - ma di sicuro, alla luce dell'accoglimento del ricorso, non possiamo che essere soddisfatti». Commenta, invece, ironicamente l'avvocato Salvatore Pennica, difensore di Leto insieme al collega Emilio Amoroso. «Non c'è stato bisogno di andare a Berlino, abbiamo trovato un giudice al tribunale del riesame di Palermo».

 

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