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Agrigento ancora senza la chiesa madre dopo quasi 5 anni

AGRIGENTO. Quattro anni e nove mesi dopo la chiusura delle porte della cattedrale di San Gerlando, Agrigento resta ancora "senza madre". Resta con una pagina della sua storia "ancora bianca". A richiamare, accoratamente, le istituzioni, ma anche gli agrigentini, il giorno di Natale, è stato il cardinale Francesco Montenegro.

L'arcivescovo ha aperto la porta giubilare della Cattedrale. Ed è stata «la porta che ho aperto - ha detto - con più difficoltà. Non perché era dura aprirla, ma perché mi chiedevo: è giusto che noi non abbiamo la nostra casa? Perché la chiesa Madre non dobbiamo averla?». Nei giorni precedenti, il parroco don Giuseppe Pontillo aveva fatto costruire sul sagrato dell'entrata laterale una porta che riproduce fedelmente la porta d'Europa di Lampedusa. Una porta che ha anche l'immagine del crocifisso che papa Francesco ha voluto donare alla parrocchia di San Gerlando della più grande delle isole Pelagie. Tantissimi gli agrigentini che si sono radunati, nella sera di Natale, nel coretto della cattedrale e che poi hanno attraversato la porta segno del giubileo della Misericordia, recandosi nella chiesa di Santa Maria dei Greci.

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